Una storia, raccolta per caso, ha fornito l'ispirazione per un romanzo avvincente ambientato tra l'Italia e l'Etiopia, la nuova colonia imperiale conqui-stata nel 1936.
I fatti narrati rimandano alle vicende di una giovane donna che abbandona gli agi di una famiglia borghese per seguire l'uomo di cui si è perdutamente innamorata in un'avventura rocambolesca tra strepitose conquiste e rovinose cadute.
Sullo sfondo si muovono importanti personaggi storici e si susseguono gli eventi, spesso drammatici, della più recente storia coloniale italiana.
Lo scrittore coglie l'occasione della storia per raccontare il mondo delle industrie canavesane dello stampaggio dalle quali si muovono i personaggi della storia: giovani ed esuberanti sognatori. Questi, dalla piccola valle del Viana raggiungono le lontane terre del Corno d'Africa dove vivono un'effimera stagione di potenza, prima che quella terra si richiuda su se stessa, generando atroci vendette a danno dei conquistatori.
Come tutte le storie di Marco Cima, anche questa è costruita all'interno di fatti e accadimenti storici rigorosi dove si configurano singolari vicende personali veramente accadute, in un'epoca nella quale vengono giocati sul tavolo dello scontro armato sia i destini delle nazioni europee, sia quelli delle lontane colonie.