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Si tratta di un lavoro storico-archeologico che completa il quadro di conoscenze sul Canavese impostato con il volume Preistoria e Protostoria del Canavese. L’autore pone molta attenzione alle illustrazioni relative alle risultanze archeologiche e a quelle monumentali che si fondono armonicamente con il testo.
Il libro contiene una raccolta di racconti concatenati che nell’insieme costituiscono un suggestivo romanzo redatto da un italo-palestinese che ha vissuto direttamente i drammi della guerra e dell’occupazione. Lo scritto, incisivo e ironico accompagna il lettore in un itinerario nel cuore della Palestina svelando i drammi e le complicazioni della vita in una terra cardine della civiltà.
Lo scenario del romanzo è quello del Canavese alla fine del Medioevo e La protagonista è una giovane troppo bella per essere una popolana.
Questo libro racconta l’archeologia del colle di Belmonte tra età romana e altomedioevo, riscrivendo la storia dell’Alto Canavese nel travagliato periodo che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente alle trasformazioni sociali e politiche dei primi secoli del medioevo.
