"L'uomo antico in Canavese" è un libro di prestigio che raccoglie i risultati di scavi archeologici e studi del territorio canavesano eseguiti negli ultimi trent'anni relativamente alla Preistoria e alla Protostoria del Piemonte nord-occidentale.
Dopo oltre cinque lustri di ricerche l'autore propone una sintesi completa dei risultati dalla quale emergono con chiarezza le prime fasi dell'insediamento umano del Canavese che affondano le radici nel decimo millennio avanti Cristo, quando ancora le vallate delle Alpi Occidentali erano invase dai ghiacciai dell'ultima glaciazione in rapido ritiro e le pianure erano frequentate dagli ultimi pachidermi europei.
Attraverso un testo molto scorrevole e avvincente, mai eccessivamente tecnico e soprattutto sulla base di rigorose testimonianze archeologiche Marco Cima ripercorre tutte le tappe dell'uomo antico canavesano, dalle labili tracce lasciate intorno ai focolari della Boira Fusca dai cacciatori del Paleolitico Finale, fino alla fondazione di Eporedia e alla romanizzazione del Canavese occupato dalla tribù celtica dei Salassi, con capitoli fondamentali sui primi contadini neolitici e sull'introduzione dei metalli.
Il volume, interamente a colori, è arricchito da oltre duecento illustrazioni, comprendenti molti reperti di eccezionale fattura presentati al grande pubblico per la prima volta, oltre alle diverse ricostruzioni ipotetiche degli ambienti studiati e alle fotografie che documentano le numerose campagne di scavo condotte sin dalla fine degli anni Settanta.
Senza dubbio quest'opera è destinata ad assumere un ruolo basilare tra i testi di Archeologia anche fuori dallo stretto ambito piemontese e italiano, in quanto presenta per la prima volta una sintesi organica di quell'immenso periodo di tempo che è la Preistoria e la Protostoria, per un ambiente cardine per la comprensione delle relazioni culturali tra i due immensi ambienti del bacino del Po e della Fossa del Rodano, mediati dal complicato sistema di comunicazioni intervallive della cerchia occidentale delle Alpi.
Trent'anni di attività sistematiche e coordinate, svolte da molti ricercatori su un territorio circoscritto e bene identificato, hanno consentito di scrivere una pagina di archeologia inedita e fondamentale per la comprensione della storia antica e formativa del Canavese.
Soltanto pochi decenni or sono il Canavese era una terra sconosciuta dal punto di vista archeologico. Il lavoro di Marco Cima consegna definitivamente anche quest'angolo del nord-ovest italiano alla conoscenza della comunità scientifica internazionale.