Il volume contiene un excursus degli studi e delle ricerche di Archeologia Preistorica svolti in Canavese negli ultimi cinquant’anni, a partire dagli scavi alla grotta Boira Fusca e quelli subacquei alle palafitte del Lago di Viverone fino alle iniziative più recenti, facendo emerge un suggestivo quadro dei primi abitanti di questa terra.
Il volume contiene un resoconto dettagliato degli studi e delle ricerche di Archeologia Preistorica e protostorica svolti in Canavese negli ultimi cinquant’anni, a partire dagli scavi alla grotta Boira Fusca e quelli subacquei alle palafitte del Lago di Viverone degli anni Settanta del Novecento fino alle iniziative più recenti, facendo emerge un suggestivo quadro dei primi abitanti di questa terra che, trenta - quarantamila anni fa, si sono affacciati alle valli alto-canavesane e lentamente hanno insediato il territorio.
Il volume presenta un itinerario lungo molti millenni e attraverso le testimonianze materiali derivate dalla terra e racconta la storia di un territorio cerniera tra l’ambiente della pianura padana e quello delle valli dell’alto corso del Rodano. L’opera parte dall’epopea dei cacciatori della fine del Paleolitico, quando ancora i ghiacciai dell’ultima glaciazione occupavano le vallate interne, per avvicinarsi ai primi contadini giunti attraverso i fiumi e stanziati all’imbocco delle valli, a cui succedettero le bellicose comunità dell’età del Rame e del Bronzo con le prime esperienze di dominazione territoriale. In quella fase sorsero gli insediamenti palafitticoli al lago di Viverone e San Giovanni dei Boschi e successivamente gli arroccamenti d’altura di Belmonte, Santa Maria di Pont e del monte Appareglio, dove sono emerse anche le necropoli.
Infine, le testimonianze archeologiche raccontano della calata dei Celti e successivamente dell’arrivo delle legioni romane che sbaragliarono i Salassi conquistando le terre dell’anfiteatro morenico di Ivrea, creando le premesse per la fondazione di Eporedia nel 100 a.C.
Il volume racconta la storia antica del Canavese corredata da un suggestivo complesso di illustrazioni dei reperti e da notevoli ambientazioni realizzate con sofisticati sistemi di computer grafica e disegno archeologico.
Volume in brossura rilegato nel formato 22 x 22 cm.
Stampato in quadricromia in 216 pagine e oltre con 560 illustrazioni.